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Archivio di Aprile 2016

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Tassa e spendi. I numeri terribili del rendiconto 2015 di Pisapia

martedì, 5 aprile 2016

Tasse-pisapiaMilano 5 Aprile – 65 milioni in più di tasse, la spese corrente che continua a crescere, gli oneri di urbanizzazione fermi al lumicino, i milanesi che si sono stufati di essere tartassati di multe e non le pagano.

Questi sono i 4 dati che saltano all’occhio spulciando il rendiconto bilancio consultivo 2015 del Comune di Milano. È un documento interessante perché, a differenza del preventivo, questo dona numeri reali, effettivi, che raccontano quanto entra e quanto esce dalle casse del Comune in un anno.

E i numeri reali 2015 sono peggiori delle previsioni. Le entrate tributarie sono salite a 1380 milioni, +65 milioni rispetto al consuntivo 2014. Aggiungendo la Cosap, il canone occupazione suolo pubblico, che alla fine è pur sempre una tassa, arriviamo alla cifra monstre di 1.430 milioni. Nel 2010 con Letizia Moratti eravamo a 630!

I milanesi sono dei contribuenti ultra corretti. Il Comune incassa nel 2015 più di quanto messo a Bilancio preventivo.

Sia l’Imu (+20) che la Tasi (+10 ) che la Tari ( +12 ) hanno incassato più del previsto. A maggior ragione era possibile ridurre le aliquote come ho sempre chiesto.

La spesa corrente continua a galoppare anche se i cittadini non si accorgono di questi servizi in più. Siamo arrivati a 2.793 milioni mentre nel 2014 erano 2.626 milioni. In questa capitolo rientra anche la spesa per il personale cresciuta di 20 milioni.

Imbarazzante il confronto sugli oneri di urbanizzazione versati al Comune che è il termometro di quanto si muove il settore delle costruzioni e ristrutturazioni. Si è ridotto rispetto al 2010 di 2/3: erano 129 milioni sono 44 milioni! La città è ferma e con essa tutto l’indotto.

Infine è preoccupante il dato sulle multe. Su 260 milioni di sanzioni elevate ne sono state pagate 143! E il fondo crediti di dubbia esigibilità che contiene tutte le multe non riscosse negli anni, ha raggiunto 1,4 miliardi.

Lo abbiamo detto allo sfinimento. Con questa ricetta, tipica della sinistra, non si crea lavoro né si distribuisce ricchezza, si deprime semplicemente la città.

Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia


 

 

Il fornitore Expo protesta, il Comune non controlla e un quartiere rimane isolato

Il fornitore Expo protesta, il Comune non controlla e un quartiere rimane isolato
Milano 7 Aprile – C’è un quartiere di Milano isolato. Perché Expo non paga un fornitore che non rimuove i dissuasori!
Questa vicenda assurda accade in Via Stephenson a Nord ovest della città. In quest’area di città stretta tra la ferrovia e la A4 sorgono alberghi, fabbriche, magazzini e un grande multisala. Una zona molto cresciuta grazie a Expo che però, paradossalmente, ora, finita l’esposizione, è più isolata di prima.Hotel Klima
Le promesse della amministrazione (De Cesaris in primis) di aprire una nuova stazione “Stephenson”  del Passante, sono finite nel dimenticatoio come tante altre .
Quello che però è più grave è la chiusura della via di accesso da Nord. È infatti chiusa ancora la Via Cristina Belgioioso che da Piazzale Roserio/Ospedale Sacco portava ai parcheggi dell’ingresso Est di Expo. Da lì poi un ponte portava a Via Stephenson.
Pare che il motivo della chiusura sia un contenzioso sui pagamenti, l’ennesimo, tra Expo spa e i fornitori. Questi ultimi quindi non rimuovono i vecchi varchi e i dissuasori che ostruiscono la strada.
In tutto ciò il Comune dorme, con gli Assessori Maran e Rozza, sempre molto loquaci, che invece in questo  caso si rimpallano la responsabilità del mancato controllo su una strada che non dovrebbe essere chiusa ma è chiusa.
Disagi per merci e clienti degli alberghi, navigatori impazziti, danni notevoli alle imprese e a chi aveva creduto nel traino Expo e investito sullo sviluppo in quell’area. E problemi di sicurezza nelle ore notturne, quando l’isolamento determina condizioni migliori per chi vuole effettuare furti e aggressioni.
La domanda è semplice e purtroppo sempre la stessa. Ma è possibile che una amministrazione sempre solerte nel pretendere versamenti e il rispetto cavilloso delle regole urbanistiche se ne freghi invece dei danni inferti al lavoro e alle tasche dei suoi cittadini? È possibile che da 4 mesi nessuno faccia aprire una strada pubblica, facendo rimuovere oggetti privati ? Maran e Rozza, anziché far danni con le vostre utopie, fate l’ordinario di un Assessore normale.
Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Milano

Passerà si ritira. Parisi si rafforza. I milanesi hanno meno paura di criticare la sinistra

Passerà si ritira. Parisi si rafforza. I milanesi hanno meno paura di criticare la sinistra
Milano 10 Aprile – Corrado Passera ha fatto la cosa più saggia. Riscontrato che la sua candidatura non avrebbe superato  il 5/6 % ha preferito dare una mano a un centrodestra sempre più unito e sempre più competitivo.
L’idea di Passera di portare avanti uno schema con 3 poli non aveva alcun riscontro nella realtà.  Le scelte degli elettori si vanno polarizzando tra chi è soddisfatto di quanto fatto da Pisapia e PD e chi vuole cambiare.
Milano, che è  una città  seria, non dà nemmeno molto spazio al minestrone di protesta generale di Grillo.
Ora la sfida è  veramente  aperta. Probabilmente Parisi è già  in vantaggio, ma sulla sfida peserà l’astensionismo.
Renzi, che rischia di perdere tutte le città, ha fissato le elezioni alla fine del ponte del 2 giugno, Domenica 5 Giugno. Il ballottaggio si svolgerà Domenica 19 giugno con tanti nonni fuori città al seguito dei nipoti che hanno terminato le scuole.
Ma chi fa campagna come il sottoscritto, avverte vari segnali positivi: più  il centrodestra appare unito e competitivo e più  la gente prende coraggio e dice tutto ciò che non piace della sinistra oggi al governo. Il candidato Sala non sfonda al centro, dove Parisi piace di più,  e non scalda a sinistra, dove non sembra sincero nella sua fede pidina e progressista.
Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia

Il popolo ha fame. Dategli le piste ciclabili !

Il popolo ha fame. Dategli le piste ciclabili !
Milano 11 Aprile – Via Neera è una via laterale di Via Montegani, una via del quartiere Spaventa. Qui i problemi non mancano: case popolari da riqualificare, alcuni palazzoni vuoti, altri pieni di occupanti abusivi; una forte immigrazione musulmana che tende a non integrarsi; molti anziani soli, famiglie con problemi economici a causa della disoccupazione; ragazzini dediti allo spaccio e ai piccoli furti.
via Neera
Poi c’è anche la Milano con il “coeur in man”: parrocchie che aiutano, insegnanti quasi eroi che cercano di educare, associazioni che distribuiscono pasti e tanti commercianti che sulla Via Meda fanno il loro lavoro, nonostante tutto.
Guardavo di notte questo spaccato di periferia sud milanese quando il mio sguardo è caduto sul grande contributo dell’epoca Pisapia alle periferie: una splendente pista ciclabile con l’asfalto intonso, lunga 200 metri che porta da nulla a nulla e attraversa la Via Neera!
E che se ne faranno coloro che abitano in quel degrado della nuova pista ciclabile? E gli anziani che già facevano fatica a scaricare la spesa a casa? E quelli che hanno il tetto rotto da 20 anni?
Ma con tutte le emergenze urbanistiche e sociali di questo quartiere perché cominciare da un pezzettino di pista ciclabile?
Ecco Milano come è ( slogan del PD ). Ecco cosa vuol dire affidarsi altri 5 anni a Maran, Rozza e Majorino.
Il popolo ha fame. E il centrosinistra gli dà le piste ciclabili.
Fabrizio De Pasquale  Consigliere comunale di Forza Italia

La sinistra uccide il commercio : il caso cantieri M4

La sinistra uccide il commercio : il caso cantieri M4
Milano 14 Aprile – Facendo un giro per i cantieri M4 insieme a Stefano Parisi ho potuto toccare con mano la disperazione di molti commercianti.
In pratica la Giunta Pisapia sa dal 2011 di dover realizzare i cantieri lungo Via Foppa e Via Lorenteggio, ma per 4 anni ha dormito. Non ha informato bene residenti e esercenti, non ha controllato bene il progetto presentato da Impregilo, non ha approntato un piano per limitare i danni alla circolazione e al commercio.
Ad oggi c’è solo un bando per finanziare i negozi che hanno sostenuto investimenti negli ultimi 3 anni. Ma ciò  è totalmente insufficiente: ci sono garage che dovranno star chiusi un anno, negozi privati delle vetrine per chissà quanto, decine di esercizi commerciali saranno messi a dura prova da anni di cantiere. Non parliamo poi dei disagi per anziani, malati, residenti che avranno anche a che fare con il problema polveri. Ogni giorno si scopre un nuovo problema, salta fuori una voragine imprevista.image
Le opere pubbliche vanno fatte. Con moderne procedure di comunicazione, di cantierizzazione e con strumenti di supporto logistico e finanziario al commercio. Anche con strutture prefabbricate se è il caso.
Per studiare e organizzare tutto ciò il tempo c’era. Ma ci sono 2 problemi. L’incapacità degli Assessori Maran e D’Alfonso, che si trastullavano con iniziative futili mentre trascuravano una opera strategica come M4. E poi il limite culturale della sinistra: considerare i cittadini sudditi, che devono recarsi allo sportello 3 o 4 volte per avere lumi. Non comprendere le dinamiche dell’impresa e del profitto, per cui non puoi lavorare e fare investimenti in attesa di decisioni che arriveranno dopo anni.
Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia

Milano capitale per una settimana. Meriti del privato e flop del Comune

Milano capitale per una settimana. Meriti del privato e flop del Comune
Milano 16 Aprile – Milano è in festa per il Salone del Mobile. Il Comune cerca sempre di metterci sopra  il cappello mentre non fornisce la vigilanza necessaria a questo evento di massa.
Fuorisalone-2016-1300x867Il fuori salone è quella settimana in cui Milano sembra New York. Torme di creativi, architetti, designers e stampa internazionale popolano la città. I milanesi si godono negozi e cortili aperti. In tutti c’è orgoglio nel vedere l’ultima vera ricchezza dell’Italia di oggi: il design e la manifattura di qualità.
In questo quadro fantastico è patetico il tentativo di Assessori di intestarsi il successo di una manifestazione che è invece un inno alla iniziativa privata. Ideato dalla grande Gilda Bojardi, il fuori salone è il frutto di investimenti in promozione privati, allestimenti privati, in location quasi sempre private. Così pure la gestione dei mille eventi. Ovvio che funzioni tutto o quasi.
C’è solo una cosa che dovrebbe fare il Comune e che naturalmente non fa: in previsione del grandefuorisalone afflusso di pubblico in certe zone come Brera, Tortona, Navigli, andrebbe previsto un maggior numero di Vigili in strada per governare la super ressa di macchine, camioncini e moto che l’evento richiama. Più il necessario rispetto di decibel e norme di buona educazione.
Invece  nessun vigile in giro. E pensare che il Salone porta milioni di tassa occupazione suolo pubblico e altri milioni versati in Tassa di soggiorno.
Ma si sa: questa amministrazione se c’è da programmare eventi prevedibilissimi latita.  E dopo aver taglieggiato con tasse e permessi estenuanti da ottenere per gli organizzatori, da domani, l’ammnistrazione cercherà di prendersi il merito dell’evento senza aver curato l’unico aspetto che richiede il suo intervento.
Consoliamoci con un evento che fa grande Milano e che solo lo spirito di Milano poteva creare.
Fabrizio De Pasquale, consigliere comunale di Forza Italia

Portoghesi , writer e venditori abusivi scorazzano impuniti. E il Pd propone di usare i fischietti !

Portoghesi , writer e venditori abusivi scorazzano impuniti. E il Pd propone di usare i fischietti !
Milano 17 Aprile – C’è sicurezza su mezzi pubblici e metropolitana? Qualcosa si è fatto ma molto rimane da fare. E il buonismo della sinistra che considera allarmismo ogni richiesta di maggior sicurezza ci mette fuori strada.
Cominciamo col dire che mentre a inizio mandato ATM aveva diminuito il personale addetto alla sicurezza e aveva addirittura mandato i pochi vigilantes a far la guardia ai depositi, nel 2015 le preoccupazioni per Expo e le proteste del centrodestra e degli utenti hanno fatto cambiare rotta: ora ci sono 125 guardie giurate rispetto alle 52 di inizio 2015. Cosa importante queste guardie sono armate anche se la sinistra  storce il naso e ha preteso chiarimenti in commissione sulle procedure per l’uso delle armi.
Salto-cavallina-metro-300x219Ora queste ronde vanno anche nelle linee di superficie dove però è ancora il far west nelle ore notturne: non solo la mitica 90/91 ma anche il 14, il 15, la 56 e la 57.
Altri problemi sono totalmente irrisolti: lo scavalco dei tornelli nelle metropolitane cresce e anche da parte di tanti giovani italiani avviene impunemente, perché il responsabile di stazione da solo non può inseguire tutti. Il Consigliere PD Stanzani ha proposto di dotare di fischietto tale personale e di farli fischiare ogni volta che qualcuno scavalca in modo da generare riprovazione! Beata ingenuità….
I portoghesi sono tantissimi sui mezzi di superficie e i dati Atm riguardano solo i passeggeri controllati non tutta l’utenza. abusivi-MM-300x169
Suonatori di violino, accattoni e venditori abusivi agiscono quotidianamente sui  treni e nei mezzanini, accanto a commercianti regolari ed edicolanti che si sono visti aumentare gli affitti fino a 4 volte.
I graffitari nel 2015 hanno compiuto ben 234 imbrattamenti, meno che prima ma sempre tanti.
Insomma serve più consapevolezza del problema. graffiti-writers-milano-130709202013_bigBisogna tornare ai controlli dei documenti e alle fotosegnalazioni effettuate dalle Forze dell’ordine, servono indagini per sgominare il racket dei suonatori e degli accattoni, serve il sequestro della merce agli abusivi.
Altro che il fischietto…idea di una sinistra che non ha capito che personaggi la nostra civiltà deve contrastare!
Fabrizio De Pasquale, consigliere comunale di Forza Italia

Al Monumentale la grandezza di Milano e la miseria del suo governo

Al Monumentale la grandezza di Milano e la miseria del suo governo
Milano 18 Aprile – Nemmeno il Cimitero Monumentale sfugge al clima di abbandono e degrado che caratterizza sempre più il patrimonio comunale. Furti, accattoni e truffatori dilagano anche nel più grande museo a cielo aperto d’Europa, il Cimitero Monumentale, progettato da Carlo Maciachini. Un luogo poco conosciuto, al suo interno, dai milanesi, ma frequentatissimo da turisti per i capolavori di scultura in marmo e in bronzo custoditi.
Sabato pomeriggio, accogliendo l’invito dei volontari dell’Associazione Amici del Monumentale, Stefano Parisi ha visitato il Cimitero Monumentale insieme al sottoscritto e all’Associazione dei marmisti. A fare da guida Carla De Bernardi, segretario e anima della Associazione degli Amici.
Abbiamo potuto osservare di persona l’abbandono e la scarsa sicurezza di cui gode il luogo in cui sono ospitati tanti milanesi, illustri e meno illustri e ben 15.000 monumenti.
bronzi sparitiMentre, come ogni giorno, centinaia di turisti giravano fra sculture, piccoli tempi e cappelle, abbiamo visto i luoghi dove sono state asportati i busti in bronzo di Alberto e Antonio Ascari, e una altra trentina di monumenti. Tutto ciò senza che il Comune se ne accorgesse e senza che fossero avvisati i parenti.
Questa visita, disdegnata da altri candidati Sindaco, ha consentito a Parisi di prendere alcuni impegni. Primo riportare decoro e legalità perché è dal rispetto per i defunti che si coglie la civiltà di una città. Secondo: non considerare il Monumentale un semplice cimitero ma anche un museo, con un curatore e dei servizi moderni che possano rispondere agli 80.000 turisti che da soli o in gruppo visitano il Museo.
Terzo: riportare la vigilanza all’interno del grande cimitero. Quarto: individuare un modello di gestione diverso dagli altri cimiteri cittadini, vista la peculiarità artistica e culturale del luogo. E farne un nuovo polo di attrattività culturale.
La visita a questo luogo simbolo, è un piccolo segnale che Parisi vuole dedicare attenzione alla storia e alla identità di Milano forse più che alle mode e agli annunci  effimeri.  E ci ricorda quanto sono utili e quanto possono fare per Milano i volontari e le associazioni, che invece la visione statalista dell’ultimo governo cittadino ha penalizzato.
Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia

Non pregiudicate la volontà degli elettori su Piazza Castello

Non pregiudicate la volontà degli elettori su Piazza Castello
Milano 23 Aprile – Perché un Sindaco a fine mandato deve compiere degli atti che precorrono le decisioni che i cittadini dovrebbero invece assumere col voto del 5 Giugno?
La notizia del nuovo concorso per la riqualificazione di Piazza Castello lanciato dalla Giunta qualche giorno fa potrebbe rientrare nella categoria ” annunci pre elettorali”. Uno potrebbe pensare che si tratta del tentativo, fuori tempo massimo, di dimostrare che si farà qualcosa di buono laddove non  si è fatto quanto promesso. Altri esempi di questo genere non sono mancati, dal Parco Trotter al Teatro Lirico, 2 opere simboliche del programma di Pisapia, di cui dopo 5 anni, si è annunciata la conclusione di una parte, forse nel 2017.
Il caso di Piazza Castello però è piu grave. Qui si vuole mettere i cittadini di fronte a un fatto compiuto prima che questi si esprimano con il voto democratico e scelgano fra programmi molto diversi anche su Piazza Castello.
Come è noto infatti la totalità dei residenti, tutto il centrodestra con il candidato Parisi, e una notevole parte dei milanesi, ritiene la chiusura di Piazza Castello un provvedimento improvvisato, inutile e anzi dannoso. L’esperienza di questi mesi ha dimostrato che la piazza di settimana non vive, il traffico si congestiona nelle vie attorno, gli automobilisti sono costretti a giri viziosi per tutto il centro. Il Comune non è riuscito  a finanziare né eventi all’altezza né interventi di riqualificazione, anzi non trova nemmeno i soldi per spostare i 2 catafalchi di Expogate.expo-gate-milano-e1402824041186
E allora perché bandire a un mese dalle elezioni un concorso internazionale di architettura? Perché chiedere un progetto per una area pedonale, dal costo di 12 milioni di euro? Perché selezionare dei progetti sulla base di un brief, quello dell’area pedonale, che hanno deciso Maran, la Rozza e Pisapia, ma su cui sarebbe più giusto che si esprimessero i cittadini il 5 giugno?
Cari Maran e Rozza, se potete completate i lavori  della ciclabile (inutile) attorno al Sempione, ma non pregiudicate anche il diritto dei cittadini a scegliere democraticamente quali soluzioni adottare per un luogo simbolo della nostra città.  O peggio, non mettete la prossima amministrazione  nella condizione di dover pagare i progettisti per opere che non si faranno.
Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia

Via Segneri : segregati in casa dal cantiere M4

Via Segneri : segregati in casa dal cantiere M4

Milano 24 Aprile – Maran continua a giurare che c’è il massimo impegno per rispettare residenti e commercianti.MaranGuardate però come dovranno vivere per 5 anni gli abitanti di Via Segneri in zona Lorenteggio: segregati dal cantiere di M4 con un passaggio di 80 centimetri.

Siamo in una via già alle prese con giganteschi problemi di degrado: molte case popolari occupate, palazzoni fatiscenti, una forte immigrazione musulmana con poca voglia di integrarsi.
Siamo a 2 passi da dove è stato contestato ieri Beppe Sala. Certo qui la fa da padrone un comitato inquilini dominato da appartenenti ai centri sociali e a loro interessa poco il cantiere M4. Sono più interessati a occupare e a fronteggiare la polizia in caso di tentativi di sgombero.Segneri 1
Ma vivaddio esistono in questa via anche cittadini normali, rispettosi delle leggi. E poi vivono qui anche donne che possono ritirarsi a casa la sera, anziani, disabili che devono essere lasciati davanti il portone, commercianti.
E come faranno per 5 anni in questo spazio angusto? E chi ha progettato un cantiere che chiude così su entrambi i lati la Via Segneri che è lunga 400 metri ? E perché per andare da numeri civici pari a quelli pari bisogna fare un giro lunghissimo?
Domanda: l’Assessore ai Trasporti Maran e quello alle Opere Pubbliche sanno cosa fanno le imprese vincitrici della gara M4? Qualcuno ha controllato i loro progetti di cantierizzazione? Qualcuno in Giunta o Mm si interessa di questa sperduta periferia dove i residenti non possono certo pagare avvocati e tecnici per fare ricorsi al Tar?
Vergognatevi, sinistra da salotto e radicalchic!
Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia

Sala e PD che aspettate a prendere le distanze dai centri sociali?

Sala e PD che aspettate a prendere le distanze dai centri sociali?
Milano 25 Aprile – La contestazione a Giuseppe Sala fatta da un gruppo di attivisti dei centri sociali poteva essere l’occasione giusta per prendere le distanze. E invece no.
Come Sala è stato portato via dai militanti Pd per evitare un chiarimento, così la sinistra milanese rimuove  il problema del ruolo dei centri sociali.sala centri sociali
E non solo i Limonta, i Mazzali, e tutta Sel che oggi corre per la Sinistra unita per Giuseppe Sala. Parlo del PD che pur essendo teoricamente renziano a Milano non spende una parola per condannare la malapianta dei centri sociali. Parlo di un PD in cui molti consiglieri di zona flirtano con “comitati inquilini” come quelli che hanno contestato Sala.
Cosa dobbiamo aspettare perché si rompa questo legame?  Non sono bastate le devastazioni del 1 maggio 2015?
Non  sono bastate centinaia di occupazioni illegali di palazzi privati?
Non basta che questi centri sociali abbiano trasformato, con la loro arroganza e il controllo militare del territorio, alcuni quartieri in ghetti dell’illegalità?
autogestione centri socialiSe i quartieri di San Siro, Lorenteggio, Via Bolla, Via Gola, Via Ovada sono fuori controllo, zeppi di case occupate e non sgomberate a che si deve se non alla decisione “politica” di non sfidare i centri sociali?
Il PD, Sala e i suoi alleati dovrebbero una volta per tutta fare chiarezza su cosa pensano di questi teppisti, violenti e sostenitori di ogni pratica illegale.
Una ultima domanda dovrebbe porsi la sinistra che ancora ritiene i centri sociali difensori del popolo. Come campano queste persone? Come si mantengono? C’entrano qualcosa con i traffici di appartamenti, di droga e di alcol che si svolgono nelle zone sotto il loro controllo?
Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia

Il Commercio versa 70 milioni in più di Cosap. Facciamolo tornare una leva per lo sviluppo di Milano

Il Commercio versa 70 milioni in più di Cosap. Facciamolo tornare una leva per lo sviluppo di Milano
Milano 29 Aprile – A parole tutti sono per il lavoro, tutti vogliono difendere le attività commerciali.
Ma se guardiamo i numeri è evidente come per la sinistra e il suo candidato Sala il commercio sia un limone da spremere.
Pensate che nel 2010 si pagavano 29 milioni di Cosap, Canone Occupazione del suolo pubblico. Nel 2015, secondo i dati del bilancio consuntivo, gli operatori commerciali hanno versato 99 milioni! Un aumento del 330 %!
È  chiaro che questo canone è una vera e propria tangente chiesta dal Comune in cambio di nulla. Questa tassa è  un macigno su chiunque voglia aprire un dehor, mettere dei tavolini fuori, ma anche su chi vuol fare una festa di Via o un evento.
Se quei 70 milioni in più di tasse fossero rimaste nelle casse di imprese ed esercizi commerciali, quante persone in più avrebbero lavorato per dare un servizio migliore oppure quanti investimenti in più negli stabili?
E il commercio oltre al Cosap ha dovuto subire aumenti della Tari del 70%, e i riflessi del raddoppio della IMU seconda casa.
Questo salasso è avvenuto mentre i venditori abusivi abbondavano in piazze e mezzanini. E mentre tante associazioni e centri sociali si sostituivano a discoteche, ristoranti e negozi.
E l’amministrazione ha addirittura accettato senza fiatare che Expo risanasse i suoi conti con una apertura serale non prevista.
Allora è arrivato il momento di un nuovo modo di governare. Bisogna capire che il commercio può  essere non solo una risorsa economica, ma anche una leva per lo sviluppo, per il turismo  e, perché no, anche per la bellezza.
E inutile che Sala, sempre accompagnato da Maran e D’Alfonso, parli di brand. Serve soprattutto un Comune che faccia rispettare le leggi e lasci il commercio libero di creare e posperare
Fabrizio De Pasquale,  Consigliere Comunale di Forza Italia

 

 

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