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Rapinato e tramortito per strada, il Comune gli rimborsa 50 euro. Vergogna!
Ci sono casi in cui provo vergogna per il Comune di cui faccio parte. Il caso accaduto all’85enne Giovanni Ravenna è uno di questi.
Giovanni, vedovo e con la figlia fuori Milano, conduceva la sua tranquilla vita da pensionato, quando il giorno di Pasqua del 2018 è stato selvaggiamente aggredito in via Valtorta, una traversa di Viale Monza.
L’ottantacinquenne Ravenna è stato colpito da una scarica di pugni dal rumeno Chestor Calderanu, un balordo di quartiere già autore di piccoli furti nella zona, che lo ferma con la scusa di chiedergli l’ora e, una volta tramortito l’anziano, gli porta via portafoglio e orologio.
Lo stesso rumeno qualche giorno dopo utilizzerà la stessa tecnica contro Umberto De Zorro sempre in Via Valtorta, riducendolo in fin di vita.
Giovanni Ravenna é più fortunato, ma deve comunque sottoporsi a un intervento ricostruttiva della mandibola, un po’ di giorni in ospedale e una lenta rieducazione.
Il suo caso viene seguito da Unavi, Unione vittime aggressioni violente che me lo sottopone perché tempo prima, nel bilancio 2017, ho fatto stanziare dei fondi per coloro che hanno subito delle aggressioni violente a casa, sul lavoro o per strada nella nostra città.
Contatto il Vicesindaco e Assessore alla sicurezza Anna Scavuzzo e chiedo di aiutare l’anziano aggredito che vive da solo e sta superando la traumatica esperienza. Il Vicesindaco mi dice che il fondo da me voluto non è ancora stato istituito (“stanno studiando col tribunale come organizzarlo”) ma che si potrà utilizzare un altro fondo, chiamato “assicurami” dedicato agli ultrasettantenni vittime di truffe e rapine.
Comincia un’estenuante rincorsa agli uffici perché seguano la pratica di rimborso all’anziano, che nonostante l’interessamento mio e del Vicesindaco dura 10 mesi! Alla fine l’amara sorpresa per Giovanni Ravenna. Il Comune gli propone un rimborso di 50 Euro, la somma che era nel portafoglio! Il signor Ravenna per dignità rifiuta.
Considerazioni finali. In 2 anni il Vicesindaco e la Giunta non hanno organizzato un fondo per le vittime di aggressioni violente per le quali il Consiglio Comunale aveva approvato un fondo di 80.000 euro. Gli uffici fanno penare gli anziani che fanno ricorso al servizio Assicurami mettendoci 10 mesi a istruire le pratiche.
Prima di tutto però, perché un Comune che pretende di essere il più avanzato in termini di solidarietà non è ancora oggi in grado di stare al fianco di un suo anziano che ha lavorato e pagato le tasse tutta la vita a Milano? Perché Milano, dove gli anziani e i soggetti fragili vittime di aggressioni violente sono sempre di più, non può rimborsargli le cure mediche, l’assistenza legale e psicologica, i danni morali e materiali, la riabilitazione.
Oggi lo Stato può pagare il gratuito patrocinio agli aggressori e ai responsabili ma non aiutare le vittime. Lo faccia Milano se è veramente la città modello di civiltà e solidarietà. Mi vergogno e spero che lo faccia anche Beppe Sala per i 50 euro offerti a Giovanni Ravenna.
Capogruppo di Forza Italia nel Consiglio Comunale di Milano.
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Source: Fabrizio c’è