Ma quale partecipazione e Decentramento? Si fa quello che decide la Giunta

Gli ultimi casi di via Benedetto Marcello e di Via Venini chiariscono bene che la sinistra, quando governa,  se ne frega della partecipazione, del decentramento e della condivisione, cioè di tutte le parole d’ordine con cui ha ottenuto i voti di tanti ingenui milanesi.

Infatti tante sono le richieste di residenti e municipi, presentate anche in maniera bipartisan o trasversale, che  sono state buttate nel cestino da Maran e Granelli. In alcuni casi per attuare subito le promesse elettorali fatte agli ambulanti (Via B. Marcello) o alla Comunità islamica ( la moschea a Palasharp) contro il parere dei Municipi 3 ed 8 pure governati dalla sinistra.

Per non parlare della ZTL di Via Tortona dove a nulla sono valse le proteste costruttive e bipartisan dei residenti, privati di parcheggi e lasciati in balia di una prevedibilissima congestione dovuta a cantieri M4. O della risistemazione di Via Ripamonti o della ciclabile di Monterosa.

L’ultima presa per i fondelli é la cosiddetta urbanistica tattica. Con questo misterioso termine si chiudono al traffico e alla sosta delle piazze, senza nessun iter democratico, buttando lì 4 vasi e un po’ di segnaletica orizzontale. Teoricamente il Municipio competente dovrebbe poi decidere se terminare la sperimentazione o rendere definitiva la sistemazione. Cosi però non é avvenuto per Piazza Dergano (Mun.9), Piazza Angilberto (Mun. 4), Via Mosso(Mun.2) e così non avverrà per via Venini (Mun 2).

In pratica la sinistra vuole la condivione e il decentramento come specchietto per le allodole per comitati e cittadinanza attiva.

Però una volta al governo preferisce imporre la solite politiche antisosta e anti auto piuttosto che ascoltare osservazioni e esigenze di chi vive e conosce un quartiere.