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Il pasticcio del Certificato di idoneità statica
Una nuova mazzata rischia di abbattersi sui proprietari di case.
Il 26 novembre scade il termine entro cui tutti gli immobili con più di 50 anni, e quindi i loro proprietari e i condomini, devono dotarsi di Certificato di idoneità statica (CIS). Senza questo certificato il Comune addirittura prevede l’impossibilità di rogitare davanti a un notaio.
L’obbligo di fare il certificato era stato introdotto nel regolamento edilizio del 2014, ma grazie a un emendamento di Forza Italia era stata prorogata la sua applicazione di 5 anni.
Fino ad oggi circa 800 immobili hanno seguito questa costosissima prescrizione: ogni tecnico chiede dai 7.000 ai 15.000 euro. Se tutti dovessero dotarsi del Certificato la spesa aggiuntiva sarebbe di 80/100 milioni di euro.
La maggior parte degli immobili con più di 50 anni (10.000 circa) non ha però fatto il Cis. Che succederà adesso?
Vista la scarsa utilità del Cis, anche la Giunta è arrivata alla conclusione di prorogare ancora per un anno l’entrata in vigore del certificato.
Lo ha fatto tuttavia con una procedura non proprio ortodossa e questo potrebbe portare a ricorsi e incertezze sulla validità dell’atto. Infatti Maran ha deciso di posticipare l’obbligatorietà del CIS che era nel regolamento edilizio intervenendo invece all’interno del Piano delle Regole del PGT.
Ecco perché il sottoscritto chiede di abrogare questo CIS modificando invece il Regolamento Edilizio.
Capogruppo di Forza Italia nel Consiglio Comunale di Milano.
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Source: Fabrizio c’è