Nuovo PGT : retorica green, 7 moschee, zero crescita

Il Piano di Governo del Territorio ( PGT) che Milano sta per approvare fornirà le linee di sviluppo della città da qui al 2030.

Non facciamoci illusioni:  Milano cresce e si trasforma grazie al lavoro dei privati cittadini e agli investimenti esteri. Il Comune e i suoi “piani” sono  oggi un freno allo sviluppo per l’inefficienza della sua macchina amministrativa e per le idee di chi governa.

Il PGT ha avuto una lunga fase preparatoria, poi un primo passaggio dal Consiglio Comunale, quindi le osservazioni di cittadini e associazioni e infine un secondo esame  del Consiglio con approvazione finale che sarà Lunedì.

L’ultima versione del PGT, risultato della seconda lettura del Consiglio, è peggiorata perché si è voluto fare tanta ideologia green, ma non si è pensato al futuro: bocciata la nostra proposta di spostare il carcere di San Vittore, niente incentivi per residenze universitarie, piattaforme logistiche, ancora pochi gli oneri di urbanizzazione destinati a scuole e impianti sportivi (indegni di una metropoli europea). In compenso il PGT prevede 7 moschee fra quelle esistenti regolarizzate e quelle nuove: quella di Via Novara siamo riusciti a toglierla con un un’emendamento di FI.

L’obiettivo giusto di non consumare suolo e di rigenerare la città ed in particolare le sue periferie si può ottenere  attraverso la riduzione di oneri e monetizzazioni per chi rinnova edifici e quartieri.

È  stato invece deciso di strizzare l’occhio agli ambientalisti gretini e il risultato sarà meno cantieri, meno lavoro e degrado che avanza.

Si è introdotto, in aggiunta al criterio della permeabilità, un nuovo indice, il  Baf (biotopic Area Factor), che moltiplicherà i tempi di attesa di chi presenta  nuovi progetti. Il Baf obbliga infatti a fare complessi calcoli per rispettare diversi parametri di sostenibilità ambientale.

In pratica col nuovo PGT  potrà costruire solo  chi dispone di grandi risorse e grandi aree e può permettersi archistar, serre bioclimatiche, pareti verdi e costi di ricostruzione per fare case da 10.000 Euro a mq. Si discrimina chi vuol rigenerare in periferia dove non puoi vendere a prezzi alti.

Altri pasticci sono in arrivo per i sottotetti e i seminterrati: chi li comprati ma non li ha ancora resi abitabili incontrerà problemi perché il PGT dice il contrario delle Leggi Regionali.

Fra le poche mie proposte accolte quella su nuove fontane e stop alla applicazione  del Certificato di Idoneità statica.

Insomma tanta retorica Green, 7 moschee ma sopratutto burocrazia e tempi di attesa moltiplicati per chi vuole fare edilizia, impresa e rigenerare i quartieri