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Sala passa ai Verdi e può fare ancora più danni. Urgente cambiare.
Sala annuncia a Repubblica che lui passa ai Verdi europei. In pratica Beppe è deluso perché a Roma nessuno pensa mai a lui come salvatore della patria, né al partito né al Governo. E così lui rifila l’ennesima umiliazione al PD milanese, che per anni ha svolto l’ingrato compito di portare acqua e voti al Sindaco. È una giravolta che dà la misura del cinismo dell’uomo.
Ma è anche un problema per i milanesi che negli ultimi 7 mesi di mandato potrebbero subire ancora più vessazioni in nome della nuova maglietta Green indossata dal Sindaco.
A maggior ragione ora il centrodestra deve candidare a Sindaco un vero uomo del fare, qualcuno che nella sua vita precedente abbia dimostrato di saper gestire macchine complesse, momenti difficili. Il centrodestra ha la responsabilità di rappresentare la Milano che vuol lavorare, che vuole fare impresa, solidarietà concreta, rimboccarsi le maniche. E a questi milanesi deve dare una prospettiva di efficienza, di lavoro, di cantieri che partono e imprese libere di provarci ancora.
Per chi vuole inseguire le fumose utopie green che bloccano la città, distruggono lavoro e benessere, e non spostano di mezzo millimetro lo smog, c’è già l’uomo adatto, quello per tutte le stagioni: Beppe Sala, manager scelto per Expo dal centrodestra e poi divenuto Montiano, Lettiano, Renziano fino ad essere politicamente corretto oggi, con calzini arcobaleno e kilometri di ciclabili come unica cosa fatta in 5 anni. Auguri a chi lo sceglierà stavolta.
Capogruppo di Forza Italia nel Consiglio Comunale di Milano.
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Source: Fabrizio c’è