Il Comune riduce del 28% le spese per gli anziani. Assistenza Domiciliare e Teleassistenza al palo
C’era curiosità per capire dove fossero caduti i 50 milioni di tagli di spesa necessari per far quadrare il bilancio 2021 del Comune di Milano. Ora lo sappiamo: insieme alla sicurezza c’è il capitolo anziani dei servizi sociali.
La spesa per gli anziani del Comune di Milano cala del 28%. L’Assessore Gabriele Rabaiotti ha spiegato che il taglio riguarda la spesa per le 6 RSA comunali dove, dopo la pandemia, le famiglie non vogliono più ricoverare i loro anziani.
È però scandaloso che il Comune si limiti a risparmiare per il minor contributo alle rette di pagamento RSA e non abbia potenziato l’assistenza domiciliare e i servizi per gli anziani, soggetti più colpiti e fragili dell’epoca Covid.
Mi sarei aspettato più fondi per l’Assistenza Domiciliare che è la base di quella medicina territoriale che tutti auspicano. Sarebbe stato l’anno giusto per lanciare un vero servizio di Teleassistenza per gli anziani, sempre bisognosi di informazioni mediche e sanitarie. Oppure prevedere qualche iniziativa in più per i centri anziani, quando apriranno. Era anche il momento più opportuno per dotare di strumenti di telesoccorso i tanti anziani soli.
Niente da fare, la antica tradizione di forte cura verso gli over 65, pallino di tante amministrazioni milanesi, non interessa Sala e gli eredi di Majorino. E quindi si taglia.
Anche per la disabilità si fa l’ordinario, lasciando immutato il Bilancio, in un anno straordinario.
In compenso esplode, nel bilancio dei Servizi Sociali, la spesa per i minori. 42 milioni, dove la parte del leone la fanno i minori stranieri non accompagnati. Questi ultimi non beneficiano dei fondi Sprar del Ministero dell’Interno e quindi è il Comune ha pagare il loro vitto e alloggio in comunità.
Capogruppo di Forza Italia nel Consiglio Comunale di Milano.
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Source: Fabrizio c’è