Grazie a quell’aborto di sistema elettorale noto come porcellum , ideato da Roberto Calderoli ma gradito a tutti i capi della partitocrazia, la fase più importante delle elezioni e già avvenuta: i partiti hanno scelto l’ordine di graduatoria dei loro candidati. Dunque loro hanno scelto chi siedera’ sicuramente in parlamento mentre fra un mese, dopo una estenuante campagna , gli italiani decideranno solo quali percentuali assegnare all ‘uno o all’altro partito.
Il quadro e’ desolante per varie ragioni. Col porcellum l’attività principale dei deputati e’ quella di curare, adulare e marcare stretto il proprio leader, quello che decide per la loro riconferma. Scrivere buone leggi o rappresentare bene gli interessi dei propri territori o elettori e’ superfluo, può diventare controproducente. Meglio non scrivere poi la fine che farebbe in queste liste uno che si mettesse in testa di rinnovare il proprio partito e cambiarne il leader.
Fino a qualche mese fa tutti gli opinionisti denunciavano tra le principali cause della decadenza italiana questo sistema elettorale che seleziona all’incontrario la classe dirigente. Poi pero ,quando il PD ha fatto il calcolo che con questa legge elettorale , con il suo 35%, avrebbe avuto il 55% dei seggi alla Camera e’ calato il silenzio. E stata una grave miopia che pagheremo cara anche nei prossimi anni.
Certo ogni partito ha fatto finta di voler rinnovare molto. Il PD ha fatto le “parlamentarie” e cosi ha fatto scegliere ai propri militanti almeno un 50% dei futuri parlamentari ma era facile in tempi di vacche grasse ( i suoi seggi raddoppieranno). Monti, con l’ipocrisia che lo contraddistingue, ha fatto finta di chiedere i curricula ma la selezione e’ stata farlocca se sono passati Buttiglione , Bocchino e Gabriella Carlucci.
Il PDL ha fatto di peggio se possibile. Le primarie si sono svolte nella stanza di Verdini e la selezione finale ha prodotto un risultato che smentisce quanto Berlusconi predica: parlamentari uscenti e giurassici ai primi posti, premiati per le fantastiche riforme della legislatura 2008/13, mentre facce nuove e amministratori locali sono nelle ultime posizioni , e per entrare non possono che far conto su catastrofi e morie. Certo qualche impresentabile non c’e più , pero essendo ridotti i seggi dei 2/3 era anche qui fisiologico.
Infine anche la governabilità che uscirà da queste elezioni sara’ scadente. Bersani dovrà mediare tra Monti e Vendola. Berlusconi , dopo aver fatto il muso duro in campagna elettorale, punterà al pareggio per poter inciuciare, lasciando ad abbaiare solo Libero e il Giornale.
Ma che ci fate votare a fare