Nella zona più monitorata e più presidiata di Milano , Piazza Duomo, qualche imbecille e riuscito a imbrattare anche il monumento simbolo di Milano.
Finora l’idiozia dei vandali non si era spinta fino a questo punto. la furia dei writers aveva toccato l’arcivescovado e la Scala. Ma il Duomo no.
E successo Giovedì, forse approfittando della calca per il 25 aprile. La sigla della tag non e’ conosciuta e questo fa pensare che si sia trattato di un pendolare dei graffiti. Uno di quei molti giovani europei che, avendo saputo che a Milano non si rischia nulla, hanno deciso di utilizzare Milano come teatro per le loro scorribande.
i graffiti sono un fenomeno in declino in tutte le metropoli del mondo ma a Milano, dove non sono mai stati debellati, negli ultimi 2 anni sono riesplosi approfittando del lassismo e della disattenzione della nuova amministrazione.
La ricetta per combattere i graffiti e’ articolata: servirebbero educazione civica nelle scuole, una azione repressiva basata su indagini non complicatissime, stante la abitudine a promuoversi sul web dei writers, una collaborazione tra istituzioni e magistratura affinché quest’ultima colga la dimensione sociale del fenomeno e non trascuri i processi. E poi il Comune dovrebbe agevolare la ripulitura , fornendo servizi scontati e sostenendo i volontari che ogni domenica si dedicano a pulire.
Non e’ una guerra facile e nemmeno in passato la Moratti e De Corato potevano vantarsi di averla vinta. Ma con Pisapia si sono fatti passi indietro: i vigili anti degrado sono stati orientati verso altri tipi di operazioni e non sostenuti con mezzi tecnologici; Amsa non pulisce più nemmeno le scritte ingiuriose; ATM manda in giro treni completamente insozzati di scritte. Non parliamo poi della totale libertà di imbrattamento di cui godono manifestazioni e centri sociali. Il Comune da 2 anni non finanzia la pulitura degli edifici pubblici.
E’ normale che non pulendo e non punendo più nessuno, la citta’ e’ oramai sommersa da scritte.Un edificio su 3 e’ vandalizzato e alcune zone, ad esempio i navigli, sono devastate.
Cosi quella scritta sul Duomo rappresenta la vittoria del vandalismo ignorante su una città che e’ sempre stata la capitale del senso civico.