Nel mondo del Commercio,che dovrebbe essere stato liberalizzato dalle leggi statali, si susseguono interventi di Regioni ed Enti locali per mettere paletti e ostacolare gli effetti benefici della concorrenza.
All’appello non poteva mancare Milano, fucina del nuovo pensiero statalista pisapiano Dopo l’incredibile ordinanza che vietava lil consumo del gelato, dopo aver annunciato che la movida sara’ spostata a Lambrate in virtù di non ben definiti poteri di sfratto di locali e clienti, ecco che l’Assessore al Commercio Franco D’Alfonso partorisce un ennesimo regolamento di stampo orwelliano. Ogni aspetto dell’attività commerciale e’ implacabilmente passata ai raggi x e normata nel minimo cavillo. Non per niente siamo al cospetto dell’Assessore che ha fissato per decreto, anzi per ordinanza che il gelato si mangia all’aperto fino alle 24.
Dunque che dice il regolamento? Il Comune può istituire delle zone rosse dove ottenere la licenza non e automatica ma dipende dal raggiungimento di u punteggio. A determinare il punteggio una vagonata di requisiti, dal sensore di disturbo, ai condizionatori al servizio cortesia. Un quiz la cui soluzione obbliga chi vuole aprire un esercizio a consultare commercialista, avvocato e architetto!
Questo sistema di licenze a punti e’ stato escogitato da D’Alfonso per scongiurare la concentrazioni di locali in zone di movida ma e’ macchinoso e agisce solo sui locali di futura apertura. Non affronta i problemi delle zone della movida dove gli esercizi sono nati da tempo.
Per risolvere alcuni problemi legati alla movida come il degrado e la sporcizia post assembramenti notturni il PDL propone invece la strada delle agevolazioni fiscali . Abbiamo presentato emendamenti al regolamento Tares , e altrettanto faremo sulla delibera tariffaria , che riducono del 30 % la Tariffa rifiuti per quegli esercizi commerciali che provvedono alla ripulitura delle aree prospicienti il proprio esercizio ben oltre le pertinenze di occupazione suolo pubblico. In questo modo i commercianti potrebbero lavare e raccogliere bottiglie, bicchieri e carte anche nelle zone limitrofe al locale, evitando la dispendiosa attività di Amsa al termine delle serate nelle aree della movida