Sala razzola male ma adesso predica peggio
L’unica abilità che si riconosceva a Sala era, una volta, quella di avere una immagine molto migliore dei risultati concreti prodotti nei suoi 7 anni e mezzo da Sindaco.
Ultimamente però anche la comunicazione del Sindaco lascia a desiderare. Sala appare nervoso perché le contestazioni aumentano, lui non è abituato al contraddittorio e nemmeno il PD ha voglia di sporcarsi le mani per difenderlo.
Settimana scorsa ha denunciato un “complotto mediatico” del centrodestra per danneggiare Milano. Secondo Sala il centrodestra avrebbe ordito un piano affinché sui media passasse l’idea di una Milano violenta e fuori controllo.
Purtroppo non si tratta di invenzioni mediatiche, o di realtà percepite come ha ripetuto la sinistra per anni, ma di realtà quotidiana vissuta da ogni milanese.
E il caso ha voluto che alcuni VIP pubblicassero le loro disavventure e segnalassero la pericolosità di Milano sui social destando clamore. Ora non si può certo dire che Elenoire Casalegno, Carlos Sainz, la Ferragni, Bobo Vieri, Briatore e persino Carlo Verdone si fossero messi d’accordo per raccontare di una Milano fuori controllo per chissà quale complotto politico.
E’ arrivata poi la controreplica di Sala: “A Milano gli omicidi sono in calo”. È una difesa patetica: i milanesi sanno bene che sono purtroppo in forte aumento i furti, le aggressioni nel trasporto pubblico, i borseggi, le risse, lo spaccio, il bivacco, le molestie etc etc.
Peggio è andata ieri in Consiglio Comunale. Qui un Sala livido ha chiesto la parola per difendere l’indifendibile Assessora al verde e ambiente Elena Grandi.
La Grandi passerà alla Storia per aver deciso di tenere l’erba alta nei parchi, per la confusa gestione e la pessima manutenzione del verde pubblico e per la lentissima riapertura dei parchi dopo il temporale del 25 luglio.
Forse per mandare un messaggio ai suoi, affinché che non facessero scherzi, Sala ha detto che il Consiglio comunale eletto dai Milanesi e la sua stessa maggioranza non hanno diritto di discutere o criticare, perché sarebbe una perdita di tempo.
Guai invece a criticare gli Assessori che lavorano tutti e che lui ha personalmente scelto.
E’ sempre più chiaro che il Sindaco non si confronta con la realtà e che la Giunta vuole imporre a Milano le sue scelte ideologiche senza misurarsi con le difficoltà pratiche.
Fabrizio De Pasquale ha 58 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che questa dinamica città produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi cittadini.
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Source: Fabrizio c’è