Archivio di Agosto 2016

Non dimentichiamoci di loro

Milano, 12 Agosto – Queste immagini, scattate dal fotografo Marco Ponzano, ci ricordano che a Milano i servizi sociali non devono occuparsi solo di migranti e profughi. Esistono tanti italiani che vivono ai margini della società.

Avrebbero bisogno anche loro di assistenza, accoglienza, un tetto, pranzi caldi. Speriamo che qualcuno se ne occupi anche se per loro non c’è il Ministero degli Interni che riconosce 35 Euro per ogni giorno di ospitalità.

Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia

Si sfrattano Esercito e Polizia per far posto ai profughi

Milano 11 Agosto – Quello che sta combinando il PD sui profughi ha un solo nome: alto tradimento dell’interesse nazionale e di quello milanese.

Come altro si può definire chi sfratta l’esercito e la polizia per farci accampamenti di stranieri non identificati?

Approfittando del fatto che il Governo, con una decisione insensata, ha completamente sguarnito Milano di reparti dell’Esercito con lo spostamento a Vercelli del reggimento Voloire, il Sindaco Sala ha chiesto la Caserma Montello in Via Caracciolo per infilarci 400 profughi.

Appena questi spazi saranno saturi, cioè in meno di una settimana, ai ritmi attuali, si requisirà l’area militare dei magazzini di Baggio in Via Forze Armate. Poi sarà la volta del campo base Expo e così all’infinito finché Milano non si ribellerà alla folle idea del PD: cioè che l’Italia possa salvare, accogliere, sfamare e in futuro magari dare un lavoro a tutti i disperati dell’Africa sub sahariana e del medioriente.

Non è razzismo dire che questa politica è insostenibile per un paese col 40 % di disoccupazione giovanile e con le finanze pubbliche dissestate.

Ma la decisione di ospitare i migranti alla Caserma Montello è un problema pure per la Polizia. Essa contraddice il protocollo firmato un anno fa da Comune, Ministero della Difesa, Polizia e Università Cattolica. La Montello dovrebbe in futuro ospitare tutti gli uomini e gli uffici ospitati oggi dalla caserma Garibaldi di Piazza Sant’Ambrogio che, a sua volta, sarebbe dovuta passare al Canpus della Università Cattolica, la quale finanziava le 2 ristrutturazioni.

Dunque il Governo nazionale e locale sfrattano in fretta e furia i militari dalla Montello ma non per metterci gli agenti di Ps ma i migranti. A dimostrazione che per Renzi e Sala la sicurezza e la sistemazione dignitosa delle forze dell’ordine contano meno della accoglienza.

Presenterò una mozione perché sia rispettato il protocollo firmato dal Comune e perché la Montello diventi una sede e un presidio della Polizia a Milano. E sia ascoltato il parere del Municipio e del Consiglio Comunale su questa destinazione.Bisogna però che i milanesi si sveglino. Non si può ancora raccontare che l’area Expo o le caserme possono risolvere il problema migranti ora che tutti i confini europei sono sigillati. Va fermata l’invasione quotidiana di sbarchi. Non è un problema di destra o di sinistra ma di numeri e di sostenibilità economica.

Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia

Le città scoppiano di migranti. La sinistra cerca nuovi spazi e non vuole fermare l’invasione

Milano 9 Agosto – A Milano ci sono 3300 migranti ospitati nelle strutture e non sappiamo quanti migranti giunti autonomamente. Che si aggiungono ad altre decine di migliaia di extracomunitari che, senza permesso, da tempo vivono di espedienti.

Tutti vedono e capiscono quanto sia esplosiva la situazione sotto il profilo dell’ordine pubblico e della sicurezza. Pensiamo al povero ispettore Turrà che ha perso la vita per uno Stato che si vergogna di far rispettare le leggi. Oppure alla donna trascinata e violentata nel palazzo dormitorio di Via Adriano senza che nessuno delle centinaia di inquilini abusivi muovesse un dito.

La situazione sta scappando di mano perché il confine con la Svizzera, con la Francia e con l’Austria è sigillato. Non fanno più passare migranti. Che rimangono da noi di più e finiranno per chiedere asilo in Italia.

Non c’è bisogno di essere agenti del Mossad per capire i rischi di rivolte, infiltrazione di racket e violenza sulle donne. Basta farsi un giro in Stazione o a Porta Venezia per capire che molti migranti di lungo corso rifiutano l’assistenza e sono già caduti nelle mani di spacciatori e racket delle vite umane.

In tutto ciò la risposta di Sala e Majorino riassume il fallimento del buonismo. Sala pensava di risolvere il problema chiedendo collaborazione ai Comuni della città metropolitana che lui, teoricamente, guida. Risultati zero. Majorino continua a voler requisire nuovi spazi per allestire campi profughi: il campo base Expo, gli spazi delle Fs in Via Tonale, caserme, un tempo preposte alla sicurezza dei milanesi, ora invece adibite ad accogliere potenziali pericoli. Dovrebbero fare solo una cosa: unirsi a tutti i Sindaci delle grandi città e chiedere al Governo di cambiare linea. La linea di andare a prendere i migranti in mare non funziona. Non è un caso se a Malta, in Spagna e in Corsica non sbarca nessuno pur essendo vicine ai punti di partenza.

Qui è il problema. Renzi a ogni tragedia sul mare chiede piu intervento dell’Europa che lo considera un chiacchierone e non se lo fila. L’Italia potrebbe fare altro, anche da sola, contro le mafie del trasporto migranti ma non lo vuol fare. Pensa di poter continuare a pagare fatture sempre piu esose a chi si occupa di accoglienza. A settembre arriverà il momento di una grande mobilitazione per far capire che un bel po’ di Italiani non vogliono suicidarsi.

Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia

Ai migranti le borse lavoro che prima andavano ai disoccupati

Milano 2 Agosto – Non bastavano le discriminazioni al contrario che gli italiani devono subire sulla casa o sulle multe e cartelle. Ora la giunta di sinistra di Milano vuole favorire sul lavoro i migranti rispetto ai disoccupati italiani.

Qualche giorno fa Majorino ha illustrato la politica del Comune di Milano sui migranti. Oltre alla ben nota rassegnazione ” arriveranno per altri 20 /30 anni e non possiamo farci nulla” e oltre al Comune che reperisce nuovi spazi a ogni ondata in arrivo (siamo oramai a 2700 ospiti al giorno in città), il Majorino pensiero si è arricchito di un nuovo annuncio a effetto.

Da settembre un gruppo di migranti verrà messo a lavorare nei nuclei anti degrado che si occupano di ripulire strade e parchi. Oggi questi uomini sono selezionati dalle liste di disoccupati del Celav di Via San Tommaso, l’ufficio dei Servizi Sociali che aiuta gli adulti in difficoltà e i disabili che cercano lavoro. Fino ad oggi un centinaio di disoccupati italiani, inquadrati col sistema delle borse lavoro, hanno potuto guadagnare 4/500 euro mensili.

Majorino però vuole che Milano sia in prima fila nella accoglienza sfrenata e nella probabile guerra fra poveri. E cosi da settembre una quota di queste borse lavoro finirà ai migranti, e non ai disoccupati italiani, che peraltro non godono né di vitto e alloggio gratuito né del rimborso per pagarsi le piccole spese.

Non sappiamo poi se il lavoro verrà riservato ai rifugiati politici riconosciuti tali oppure ai migranti, di cui spesso non conosciamo né l’identità né il passato.

Insegnare a queste persone a rendersi utili alla comunità che li accoglie può essere utile. Fargli avere la precedenza negli impieghi pubblici pagati dai contribuenti, dopo che le spese di accoglienza pesano sempre di più sulle casse pubbliche, è una discriminazione al contrario contro gli italiani, che può diventare una miccia di nuovi conflitti e tensioni.

Sulla questione ho già depositato una interrogazione e mi auguro che anche il sindacato si svegli.

Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia